Variazione, cambiamento e acquisizione: L?omissione dell?articolo definito con i nomi di parentela

Authors

  • Verner Egerland
  • Petra Bernardini
  • Antonietta Di Bello

Abstract

In italiano, certi nomi che descrivono rapporti di parentela compaiono normalmente senza l?articolo definito quando vengono introdotti da un pronome possessivo, per cui abbiamo mia sorella anzich? *la mia sorella. Sostanzialmente la stessa restrizione sulla definitezza del nome si riscontra nei dialetti meridionali: in una variet? quale il sammartinese (Molise) si ha, ad esempio, sorame ma non *la sorame. Nei testi toscani delle origini, l?uso dell?articolo ? instabile e, a quanto pare, varia indipendentemente dalla natura del nome reggente. La distinzione tra nomi comuni e nomi di parentela comincia a instaurarsi nel corso del Trecento (per poi perdersi di nuovo in varie parlate toscane). Seguiamo l?idea che la variazione dialettale della lingua, e di conseguenza il cambiamento diacronico, possa trovare una spiegazione solo all?interno di una teoria dell?acquisizione del linguaggio. Osserviamo come alcuni bambini monolingui italiani omettono spontaneamente la definitezza in contesti dove nella lingua degli adulti l?articolo verrebbe invece realizzato. Ci? tende a verificarsi con nomi che descrivono rapporti di parentela. Questo ci porta a supporre che la restrizione morfosintattica sulla forma determinata del nome di parentela possa avere origini universali, di natura semantica.

Downloads

Published

2006-01-01